
STELLA PETTINE. La stella pettine, così chiamata per i suoi piccoli aculei appuntiti e robusti nella parte inferiore del corpo simili ai denti di un pettine, vive a tutte le profondità tra 2 e 100 m. Ama i fondali sabbiosi e/o fangosi, dove può nascondersi infossandosi.
La sua colorazione è giallastra ma si possono notare anche puntini rossi su tutte le 5 braccia. La stella pettine supera facilmente i 10 cm di diametro fino ad un massimo, in rari casi, di 55 cm. È in continuo movimento, in particolare nelle ore pomeridiane, quando va a caccia di piccole prede. La stella pettine è conosciuta per l’eccezionale velocità di movimento. In acquario mostra il comportamento di arrampicarsi sul vetro o sui pannelli laterali, per poi lascarsi andare. Come anche le altre stelle marine, anche le stelle pettine se perdono parte del braccio possono rigenerarlo. Solitamente le stelle pettine possiedono 5 braccia.
RICCIO MATITA. Il riccio matita, detto anche riccio saetta, facilmente distinguibile dai suoi simili per la forma dei suoi aculei robusti e lunghi, è avvistabile da 30 fino a 1.000 m di profondità. Vive in quasi tutto il mediterraneo ma anche nell’Oceano Pacifico e Indiano. La teca è di colore rosso ben definita e gli aculei dalle punte smussate sono generalmente più chiari suddivise sulla teca in 5 settori.

Sulla teca si possono notare perfettamente le diramazioni degli aculei attraverso cui il riccio si muove controllando ogni singolo aculeo. In natura può essere incontrato ricoperto da molte alghe e la sua adattabilità alle diverse condizioni di acqua e temperatura, permette al riccio matita di vivere in molte zone e ambienti.

SPIROGRAFO. Lo spirografo è un anellide policheta che vive in una struttura tubolare auto costruita, con la quale si ancora al fondo o alla roccia ed è dotato di branchie filiformi ricoperte di ciglia e muco. La parte esterna al tubo ha quasi la forma di un fiore ventagliato di colore tra il bianco e il marrone.
Questi filamenti, che hanno la funzione di catturare le particelle alimentari sospese nell’acqua, in caso di pericolo vengono ritratte all’interno della struttura tubolare. Si trova principalmente in luoghi soggetti a corrente, attraverso la quale può filtrare il nutrimento, fino a 100 m di profondità. Gli spirografi hanno sessi separati e sono ovipari. Una volta formate, le uova sono trattenute da ciglia e muco, liberate solo quando la temperatura arriva intorno ai 14 gradi.


MENOLA / ZERRO. Le menole sono piccoli pesci solitamente di colore grigio argentato che presentano nella maggior parte dei casi una classica macchia su entrambi i lati a metà del corpo di colore nero. Lo zerro è molto simile alla menola in generale, anche se ha colori più sbiaditi, scaglie più piccole e numerose e forma del corpo più slanciata e affusolata. La menola vive principalmente su fondali rocciosi oltre i 30 m formando banchi anche superiori ai 10 individui. Solitamente non supera mai i 20 cm di lunghezza. I maschi adulti a volte possono presentare colorazioni variopinte di blu sul corpo e, durante lo ore notturne nelle quali questi pesci si poggiano sul fondale, la classica macchia nera scompare.
CASTAGNOLA. La castagnola presenta differenze sostanziali tra gli individui giovani e quelli ormai adulti. I piccoli di sesso femminile, infatti, sono di colore blu a volte anche intenso. Crescendo la castagnola conserva pochi lineamenti blu fino a perderli del tutto in fase adulta, quando diventano individui maschili.


Anche nelle castagnole, come in altre specie, si può osservare un comportamento di cura da parte dei maschi nei confronti delle uova deposte dalla femmina. Dopo la deposizione, infatti, la femmina si allontana, lasciando il compito di ossigenazione e protezione delle uova al maschio.
CASTAGNOLA ROSSA. Quasi del tutto identica alla castagnola comune, la castagnola rossa già dall’osservazione visiva presenta alcune differenze. Le pinne della castagnola rossa risultano più lunghe e frastagliate, in particolare quelle pettorali molto forcute con lobi lunghi.

La colorazione, suggerita anche dal nome stesso, è rossastra con fasce gialle e non è raro incontrarla anche con riflessi azzurri lungo le pinne e intorno agli occhi. È un tipo di castagnola di profondità, infatti raramente si può incontrare prima dei 25 m e preferisce anfratti rocciosi oltre a relitti del Mar Mediterraneo. Per gli amanti delle immersioni profonde si consiglia il sito di immersione “Caterina Madre”, intorno al cui relitto questi pesci nuotano in numerosi banchi. Nelle castagnole rosse si può osservare l’inversione sessuale da femmina, nella prima parte della loro vita, a maschio durante l’invecchiamento. Come le castagnole comuni, anche nel caso delle castagnole rosse si ha molta protezione da parte del maschio dominante delle uova una volta deposte.

SPUGNA AXINELLA. La spugna axinella, diffusa in tutto il mediterraneo, è una spugna che predilige fondali rocciosi. Nonostante la forma e il colore arancio/rosso acceso possano farla confondere con un corallo rosso, si tratta di una spugna pluricellulare priva di tessuti e organi interni.
Si può incontrare solitamente anche tra i 25 e gli 80 m di profondità, indipendentemente dalla poca luminosità o dall’assenza di essa. L’acqua le attraversa costantemente e, una volta acquisite nel passaggio interno tutte le sostanze, viene espulsa dai pori. È suggestivo incontrarla nelle vasche degli acquari, perché crea una certa armonia naturale tra gli elementi della vasca e gli animali. Per gli appassionati di subacquea le spugne axinella sono affascinanti per la possibilità di incontrare sui rami arancioni di queste spugne, piccoli nudibranchi.


OLOTURIA REALE. L’oloturia reale si distingue dal resto dei cetrioli di mare per la sua lunghezza superiore ai 20 cm e per la sua colorazione più chiara. È molto comune incontrarla, superati i 40 m di profondità, in tutto in mediterraneo.
Come il resto delle oloturie, anche nelle oloturie reali si nota il loro importante comportamento pulitore della materia detritica del substrato (sabbia) e il successivo rilascio di feci, in forma di agglomerati sabbiosi contenenti sostanze pulenti. Quest’ultime in acquario si notano nelle vicinanze dell’animale. Su tutto il corpo si possono notare accrescimenti a forma di spine molli.

Ha le stesse caratteristiche biologiche dei cetrioli di mare comuni, ma in alcune oloturie reali vi è una simbiosi parassitaria con piccolo pesce chiamato galiotto. Nonostante il comportamento parassitario di questo pesce all’interno dell’oloturia reale, quest’ultima non subisce gravi danni dalla permanenza del pesce all’interno del suo intestino.
MADREPORA. La madrepora pagnotta o cuscino, osservabile in tutto il mediterraneo e a tutte le profondità, è una colonia di polipi dalle dimensioni di circa mezzo centimetro. L’intera struttura della madrepora cresce sulla roccia con i cosiddetti calici verso l’alto, con lo scopo di acquisire la luce.

Il colore giallo/bruno è dato dalla simbiosi tra i polipi della colonia e le alghe che crescono sulla struttura. Si nutre principalmente di zooplancton, catturato dalla struttura coloniale, ma anche di sostanze prodotte dalle alghe. I polipi marini sono organismi microscopici formati da una bocca circondati da tentacoli appuntiti e sensibili. Questi invertebrati hanno la capacità di formare un esoscheletro calcareo che funge da sostegno per il gruppo della colonia, ma anche da protezione per lo stesso. La struttura della madrepora solidificata è soltanto l’esoscheletro a protezione del gruppo coloniale. La colonia è un insieme di migliaia di individui che lavorano per nutrirsi, riprodursi e creare strutture resistenti. Il compito del polipo non è autonomo, bensì si inserisce in una rete complessa di connessione con il resto dei polipi; attraverso una fitta rete di tessuti e canali interni, la colonia condivide sostanze nutritive e segnali chimici. La riproduzione di queste colonie di coralli avviene per rilascio di spermatozoi e uova nella colonna d’acqua.