Fondale sabbioso con rocce

TORDO PAVONE. Il tordo pavone ha, in genere, un colore di fondo grigiastro o marrone molto chiaro, con 3 bande scure orizzontali ben evidenti; i maschi adulti, specie nel periodo degli amori, hanno colori molto vivaci tendenti al blu con fondo giallo vivo e tre fasce con puntini rossi e blu. Sono pesci che possono raggiungere i 40 cm di lunghezza e possono vivere anche 15 anni. Il maschio delimita la zona con alghe dove la femmina depone le uova. Il tordi si nutrono di piccoli crostacei, molluschi e ricci di mare, che possono frantumare con i forti denti. Possono essere osservati sia su fondali rocciosi, anche a profondità di 50 m, ma anche su fondali ricchi di Posidonia oceanica.

TORDO OCELLATO. Il tordo ocellato è presente in tutto il mediterraneo, nel mar nero e nel mare di Azov, ma anche nell’Oceano Atlantico. Presenta – a differenza del tordo rosso, che ha l’ocello scuro bordato di giallo – l’ocello di colore verde bordato di rosso vivo nel maschio e nero o blu scuro con bordo rosso più chiaro nelle femmine. La livrea assume numerose colorazioni e caratteristiche, che variano in base alla stagione, al sesso, ma anche dal mare in cui vivono. L’ocello è una macchia grande e ovale con la parte interna più scura (come un occhio) sull’apertura branchiale, mentre l’altra più piccola sulla coda è comune ad altri tordi. Tale conformazione permette a questi tordi di dissuadere alcuni predatori dall’attacco.

SARAGO MAGGIORE. Il sarago maggiore è facilmente osservabile nelle zone costiere tra i primi centimetri e i 10 m di profondità. Il colore è nel complesso argentato, ma si distingue da altri saraghi per la presenza di 5 linee verticali nere alternate con grigio scuro, insieme ad una macchia nera appena prima della coda. Può crescere fino a circa 40 cm e anche 2 kg di peso. Vive fino ai 10 anni e si nutre principalmente di ricci (ne è il principale predatore), che può rompere attraverso la sua forte dentatura. I giovani esemplari sono generalmente maschi e gli individui maturi sono femmine, ma spesso ci sono alcuni maschi che non cambiano mai sesso e femmine che sono tali dalla nascita. Questo comportamento è sicuramente associato alla necessità della popolazione.

Sarago maggiore, sarago fasciato, sarago sparaglione e tanute.

SARAGO FASCIATO. Il sarago fasciato, chiamato anche sarago comune, può essere avvistato anche ad oltre 100 m di profondità. Il suo corpo è argentato con una colorazione tendente al giallo. Presenta 2 fasce nere ben definite, una in prossimità dell’occhio e l’altra in prossimità della pinna caudale. Può crescere fino a 45 cm di lunghezza, ma normalmente non supera i 22 cm, per massimo 1,3 kg di peso.

TANUTA. La tanuta o cantaro, è un pesce della stessa famiglia dei saraghi (Sparidae), il cui aspetto varia molto con l’età. I giovani esemplari fino a 6-7 cm sono simili come forma a saraghi o salpe, ma crescendo la forma del corpo si fa più tozza ed il profilo alto; i maschi adulti hanno un’evidente gibbosità cefalica e la fronte concava. La livrea è grigiastra con linee longitudinali giallastre ed azzurre nelle femmine e nei giovani; questi ultimi possono avere alcune fasce verticali scure, che spesso le fanno confondere con il sarago faraone. I maschi adulti sono blu vivo con fasce scure su dorso e testa ed una macchia scura a forma di mascherina sull’occhio. Può misurare fino a 50 cm.

RICCIO MONACO. Il riccio monaco, detto anche riccio di prateria, è un echinoderma il cui corpo è suddiviso in cinque settori intorno ad un asse centrale, particolare osservabile nella struttura dell’esoscheletro. Il particolare colore scuro nero/viola della teca contrasta con gli aculei sfumati di colore biancastro, che definiscono la rotondità perfetta del riccio. In natura esistono più di 800 specie di riccio, e il riccio monaco non è tra le specie commercializzate per la consumazione. Sono ermafroditi e la loro presenza in natura è osservabile in tutte le zone del mediterraneo. Come molti ricci, il riccio di prateria sfrutta il meccanismo di auto camuffamento, posizionando pezzi di conchiglie o parti vegetali sulla parte superiore così da nascondersi da predatori.

RICCIO COMUNE. Il riccio comune, riconoscibile dalla dimensione tra i 5 e i 8 cm e dal colore variabile tra il viola, nero e marrone, vive su fondali rocciosi, ma si adatta benissimo anche a fondali ricchi di posidonia oceanica, dai primi centimetri fino ai 40 metri di profondità. Il ricco appena nato è una larva gelatinosa e, una volta formata la teca, questa si irrobustisce creando aculei forti e appuntiti. Nonostante in gastronomia si faccia confusione tra riccio femmina e maschio, i ricci sono ermafroditi e la polpa di colore rosso/arancio considerata prelibatezza culinaria è l’insieme degli organi genitali dell’animale di entrambi i sessi.

Anatomia del riccio di mare.

1 – Placca genitale (genital plate); 2 – Gonoporo (gonopore); 3 – Ano (anus); 4 – Piastra dura con madreporite (hard plate with madreporite); 5 – Ghiandola assiale (axial gland); 6 – Gonade (gonad); 7 – Intestino (intestine); 8 – Ampolle (ampullae); 9 – Scheletro (test); 10 – Canale radiale (radial canal); 11 – Esofago (esophagus); 12 – Lanterna di Aristotele (Aristotle’s lantern); 13 – Denti (teeth); 14 – Bocca (mouth); 15 – Anello nervoso (nerve ring); 16 – Canale ad anello del sistema acquifero (ring canal); 17 – Placche scheletriche (test plates); 18 – Pedicelli (tube feet); 19 – Aculei (spines).