Acquario del Salento | Il fondale sabbioso

LA SABBIA (vasca 3)

Lungo un percorso a quattro vasche è possibile osservare i fondali che caratterizzano questa particolare zona del Salento, che vanno dai fondali sabbiosi della prima vasca ad alcuni ambienti rocciosi, con forme di vita che abitano il mare fino a 20 m di profondità. In queste vasche si possono osservare saraghi, cetrioli di mare (echinodermi) e murene. Ci sono anche tordi e donzelle. Queste specie mostrano il fenomeno dell’ermafroditismo, come quasi 100 altre specie di pesci ossei. I pesci della sabbia si riempiono la bocca di sabbia mangiando detriti ricchi di organismi, e poi lasciano cadere il resto della sabbia dalla bocca o dalle branchie. Il Pesce pettine fa la stessa cosa. C’è anche uno strano pesce chiamato Ghiozzo bocca rossa, che costruisce un bunker per nascondersi sotto le pietre e qualche stella rossa. Poi abbiamo gli anemoni e il Cerianthus, con i loro tentacoli urticanti. Il Cetriolo di mare disinfetta la sabbia e, nelle sue deiezioni, lascia anche nutrienti utili come cibo per altre specie.

Mormora > La Mormora appartiene al phylum Cordati, subphylum Vertebrati, classe Osteitti, ordine Perciformi, e famiglia Sparidi. Gli Sparidi sono una famiglia molto comune nel Mediterraneo, per lo più a comportamento gregario. Hanno un’unica pinna dorsale dotata di raggi spinosi. La bocca è piccola, posizionata verso la base della testa ed è provvista di forti denti con incisivi evidenti e canini e molari meno evidenti.

Cefalo > Il Cefalo comune appartiene al phylum Cordati, subphylum Vertebrati, classe Osteitti, ordine Perciformi, e famiglia Mugilidi. I Mugilidi si distinguono per la presenza di due pinne dorsali molto distanziate, una bocca piccola con denti molto piccoli e l’assenza della linea laterale (organo di senso). Tutte le specie di questa famiglia si adattano bene alle variazioni di salinità (eurialine). Il cefalo comune è un pesce gregario instancabile da giovane, solitario o in maturità formante piccoli banchi.

Cerianto > Il Cerianto, o anemone cilindro, appartiene al phylum Cnidari, classe Antozoi, sottoclasse Esacoralli e ordine Ceriantipatari. I ceriantipatari sono animali solitari, vivono la loro esistenza sepolti con la maggior parte del corpo nel sedimento, esponendo all’esterno solo la corolla dei tentacoli. L’animale si muove all’interno di un tubo, formato da un composto della sua secrezione e sedimento. All’interno del tubo, il cerianto nasconde anche l’intera corolla se disturbato, per poi riestenderla all’esterno, rinvigorendo i tentacoli rigonfi d’acqua, pronti a cacciare.

Anemone di mare > L’Anemone di mare appartiene al phylum Cnidari, classe Antozoi, sottoclasse Esacoralli e ordine Actiniaria. Gli anemoni di mare sono polipi solitari, attaccati – anche se non indissolubilmente – al substrato, e non hanno uno scheletro proprio, come per tutte le Attinie. L’anemone di mare è un’attinia che può raggiungere dimensioni notevoli con un forte potere urticante. Sono molte le specie di crostacei e pesci che, immuni alle sue punture, trovano protezione tra i suoi tentacoli. Troveremo spesso crostacei e ghiozzi che trascorrono la loro esistenza in simbiosi con l’anemone di mare.

Ghiozzo bocca rossa > Il Ghiozzo bocca rossa appartiene al phylum Cordati, al subphylum Vertebrati, alla classe Osteitti, all’ordine Perciformi e alla famiglia Gobidi. I Gobidi (meglio conosciuti come ghiozzi) sono pesci dal corpo pressoché cilindrico, testa grande e tozza con bocca larga, e grandi occhi sporgenti. I ghiozzi hanno una peculiare pinna che forma una sorta di ventosa imbutiforme sulla quale “poggiano” quando sono fermi. Il Ghiozzo dalla bocca rossa è in genere solitario, ma curioso: si muove sul fondo del mare a brevi scatti, non nuotando mai a lungo.

Cetriolo di mare > Il Cetriolo di mare appartiene al phylum Echinodermi e alla classe Oloturoidei. I cetrioli di mare possono essere lisci, ricoperti di sabbia, con la pelle d’oca, possono variare la loro texture. Le salsicce sabbiose che si lasciano alle spalle sono la loro cacca “importante”, perché è fatta di sabbia disinfettata e nutrienti destinate ad altre specie. Questo è uno dei motivi per cui il cetriolo di mare è una specie protetta da dicembre 2019. Un altro motivo è l’esistenza di un mercato nero e questi animali vengono venduti ai commercianti, che poi li rivendono in Cina, dove vengono consumati come cibo.