Acquario del Salento | Il mare aperto – Vasche 7/8/9/10/11/12/13/14

IL MARE APERTO (vasche 7/8/9/10/11/12/13/14)

Gli allestimenti nella sala e nella vasca più grande – copie di anfore e rastrelliere romani – mostrano antichi relitti i cui resti sono ancora oggi visibili sui fondali tra le località balneari di Santa Maria al Bagno e Santa Caterina. In questa sala si possono ammirare specie marine che vivono fino a 25 metri di profondità. Cernia bruna, Pagello fragolino, Paguro bernardo, Astice, l’intelligentissimo Polpo comune europeo e le grandi stelle marine carnivore come Marthasterias glacialis o Stella spinosa. Le stelle marine spinose sono le più grandi stelle marine che abbiamo nel Mediterraneo e possono crescere fino a 85 cm di diametro. La cernia bruna può crescere fino a 1,5 metri di lunghezza e pesare 60 kg.

Polpo comune europeo > Il Polpo comune europeo appartiene al phylum dei Molluschi, classe dei Cefalopodi, ordine degli Octopodi. È un animale straordinario, tutti ne conoscono l’intelligenza e la sensibilità. Ha tre cuori, una vista da vertebrato e un sistema neurale molto complesso con un cervello principale nella testa e altri otto cervelli periferici, uno in ciascun tentacolo. Nella vasca del polpo c’è un vaso, cioè la pignata usata per far nascondere il polpo quando viene il veterinario, perché di solito non vuole essere visitato.

Astice blu europeo > Non sappiamo molte cose sull’Astice blu europeo, è molto aggressivo e territoriale per essere allevato, a differenza di quello americano, quindi nessuno ha potuto osservarlo regolarmente. L’astice blu vive nel Mediterraneo e il suo nome scientifico è Homarus gammarus, mentre l’altro si chiama Homarus americanus. Possono vivere per più di un secolo, l’età che si è riusciti a calcolare di alcuni astici rilasciati ha raggiunto i 135-140 anni. Non è facile calcolare l’età, perché all’inizio c’è una curva di crescita: ogni kg corrisponde a 15 anni. Non è però una costante matematica fissa, quindi sul corpo molle dell’animale vanno fatte delle radiografie alla ricerca di piccoli sedimenti calcarei per analizzare e contare gli strati, come gli anelli di un tronco d’albero.

Paguro bernardo > Il Paguro bernardo sembra un animale buffo perché si muove in modo strano, ma questo a causa del guscio che è costretto ad usare per proteggere la coda, l’unica parte morbida del corpo non protetta da un carapace. Quindi qualsiasi animale può morderlo e ucciderlo, motivo per cui si rifugia nelle conchiglie. La conchiglia appartiene a qualche mollusco che poi è morto e l’ha lasciata lì sul fondo del mare. Poi, come tutti i granchi, il paguro fa le mute e cresce, quindi ad un certo punto il guscio diventa troppo piccolo e va a cercarne uno più grande; poi, fa sempre la stessa cosa quando diventa più grande, per tutta la sua vita.

Vacchetta di mare > La Vacchetta di mare è un animale bianco e nero simile a una lumaca, e appartenente a un altro ordine di molluschi gasteropodi. Questo ordine si chiama Nudibranchi, ma sono delle vere e proprie lumache che hanno due antenne sul davanti e un ciuffo di branchie che stranamente viene chiamato polmone sul dorso. Le vacchette di mare si nutrono di alcuni tipi di spugne come la spugna Petrosia. Le spugne sono animali poriferi, il che significa che hanno pori (buchi), attraverso i quali mangiano.

Coralli > I Coralli sono polipi molto piccoli e di solito non li vediamo, ma è ben visibile la colonia che costruiscono. Anche se sembra una pianta colorata, è pur sempre una colonia, una città fatta del loro duro esoscheletro esterno, che si sovrappone negli anni, nei decenni, nei secoli, a formare ampie barriere coralline.

Anemoni di vetro > Gli Anemoni di vetro sono piccoli ma infestanti, cioè si diffondono ovunque come erbacce. Non è molto facile rimuoverli meccanicamente, una pinzetta può essere controproducente, dato che si diffondono dappertutto, quindi bisogna fare tre trattamenti al giorno di micro iniezioni di aceto o succo di limone.

Granchio melograno > Il Granchio melograno vive nel Mediterraneo su fondali mobili da 15 a 400 metri di profondità. Tipicamente affondato sotto la sabbia, da cui sporgono solo gli occhi, si nutre di molluschi.